Festa patronale

processione_santa_maria_patrona_lucera_2015_9.jpgSanta Maria Patrona viene festeggiata a Lucera nei tre giorni di feste patronali, nel cuore del Ferragosto, 14-15-16 agosto.

I festeggiamenti hanno origini antichissime, che si collegano soprattutto al periodo angioino, in ricordo della liberazione dai saraceni. Con l’istituzione del Corteo storico del 1983, iniziò a Lucera la tradizione di rievocare ogni 14 agosto il memorabile momento della consegna delle chiavi della città da parte di Carlo II d’Angiò all’icona della Vergine Maria, seguito dalla processione in piazza Duomo. Un momento particolarmente suggestivo che univa la città fra un miscuglio di sacro e profano. La festa poi proseguiva presso l’Anfiteatro Romano, dove all’arrivo del corteo, si svolgeva il Torneo delle Chiavi, durante il quale i rappresentanti dei rioni delle cinque antiche porte della città si sfidavano in giochi medievali, con l’assegnazione finale del palio della città. La tradizione è stata modificata negli ultimi anni: è il vescovo della città che, in cattedrale, dona le chiavi all’Icona di Santa Maria Patrona, che viene successivamente portata in piazza Duomo per la processione. Il corteo storico è stato spostato nella seconda settimana di agosto, pochi giorni prima delle feste patronali, perdendo così il suo principale significato; il Torneo delle Chiavi invece è diventato un semplice torneo di calcetto.

Giorno 15, festa dell’Assunta, è dedicato prevalentemente a funzioni religiose in Cattedrale, lasciando per la serata qualche manifestazione canora.

Il 16 agosto, festa di San Rocco, compatrono della città, è da secoli caratterizzato dalla grande processione cittadina dell’Icona della Patrona. La statua seicentesca del santo di Montpellier, invece, sembra non sia mai stata portata in processione e, a differenza dell’Icona di Santa Maria che viene messa in trono nei nove giorni precedenti la festa, resta nella sua nicchia, quasi abbandonata a sé stessa; in effetti, il patronato di San Rocco sulla città di Lucera sembra essere legato prettamente al periodo dell’epidemia della peste del Seicento.

1454983_10201079209962201_1719148349_nImponente era la processione del 16 agosto fino ai primi anni del ‘900. I preparativi iniziavano già dal 13 agosto, giorno in cui le statue dei santi più venerati a Lucera, dalle varie chiese parrocchiali e confraternite, raggiungevano la Cattedrale, prendendo posto ai lati della navata centrale. Per poi giorno 16 percorrere assieme al simulacro della Vergine, contornata dagli Arcangeli, le vie principali della città. Il corteo iniziava dal mattino e si protraeva fino a sera, aprivano la processione le parrocchie, seguite dalle associazioni religiose e le confraternite. Le statue dei santi precedevano quelle degli arcangeli, quindi il clero per giungere infine alla visione dell’icona trecentesca della Vergine Patrona.

A oggi la processione ha subito notevoli mutamenti. Non ci sono più i santi e gli arcangeli ad accompagnare la Vergine che, sola, percorre le vie della città. Ad aprire il corteo sono sempre le parrocchie, seguite dalle associazioni religiose e le confraternite, il clero e la miracolosa icona della Patrona. Il percorso si è notevolmente ridotto e la processione ha iniziò solo nel tardo pomeriggio per poi ritornare in Cattedrale col giungere delle sera. Suggestivo è l’arrivo dell’icona a Porta Foggia, dove anticamente si svolgeva la preghiera per i campi.

Nel 2000, in occasione dell’anniversario della sua beatificazione, la salma del Beato Agostino Casotti ha accompagnato la Vergine durante la processione cittadina del 16 agosto; nel 2001, invece, a precedere l’Icona angioina, fu la statua di San Francesco Antonio Fasani, in occasione del 50º anniversario della sua beatificazione e del 15º anniversario della sua canonizzazione. Tale evento è stato accolto in modo festoso dalla popolazione lucerina, che da allora spera di rivedere ogni anno il Santo di Lucera in processione con la Vergine Patrona. Nel 2011, in occasione del 25º anniversario della sua canonizzazione, la statua di San Francesco Antonio Fasani torna a precedere l’Icona della Vergine Patrona della città. Lo stesso accade anche nel 2016, in occasione dell’elevazione del Santo a Patrono Secondario di Lucera e del 30º anniversario della canonizzazione.

In quei giorni, all’interno del Museo diocesano, viene inaugurata la mostra di ferragosto, che ogni anno, grazie ai suoi temi, quasi sempre legati al culto della Madonna, fa vivere ai visitatori un viaggio nella storia religiosa della città di Santa Maria.

La festa prosegue nel segno della musica, con l’esibizione di uno o più cantanti in Piazza Matteotti, per poi concludersi con i tre spettacolari fuochi pirotecnici nei pressi dell’Anfiteatro Romano.

Fonte: Wikipedia